Descrizione
Cinque giornate per approfondire le vicende che hanno attraversato Bitonto, Bari e tutta la Puglia nella prima metà del ‘900, un secolo definito "breve", ma che, sotto molti aspetti, continua ancora oggi, con le sue suggestioni o con le sue scorie.
È l’obiettivo del convegno nazionale di studi “Bitonto e la Puglia nella prima metà del Novecento”, organizzato dal Centro Ricerche di Storia e Arte, che dal 2 al 10 maggio vedrà la presenza di esperti e studiosi da tutta Italia, per analizzare i più disparati ambiti di ricerca, tra storia, arte, architettura, letteratura, musica, cinema e moda.
Si inizia il 2 maggio, nella Sala degli Specchi di Palazzo Gentile, con la sessione “Territorio e politica”, che porrà l’accento dapprima sull’analisi del territorio pugliese, con le importanti modifiche geologiche e le profonde trasformazioni e innovazioni tecnico-colturali. Si indagheranno i movimenti politici, con approfondimenti sul ventennio fascista e sulle ideologie che hanno modificato il quotidiano, lambendo il contesto scolastico e sportivo.
Il 3 maggio, nel Teatro Traetta, appuntamento con “Personalità e Luoghi”, ovvero le persone che hanno segnato la vita politica, sociale e culturale del Mezzogiorno costruendo l’identità dei luoghi: da Giovanni Modugno a Giuseppe Caiati, Tito Spinelli, Gaetano Salvemini. Tra le altre si approfondirà l’inedita figura di Francesco Campione, bitontino, fondatore dell’Università di Bari.
Il 4 maggio, sempre nel Teatro Traetta, il concerto "Sulle note del XX secolo" a cura dell’Orchestra Sinfonica di Fiati “Davide Delle Cese” diretta dal maestro Vito Vittorio Desantis, doveroso atto di omaggio ai grandi musicisti a cui la città ha dato i natali, a partire dai maestri d’orchestra Vincenzo Bellezza e Pasquale La Rotella, bitontini di fama internazionale, il cui racconto porrà l’attenzione sulla tradizione delle bande cittadine.
Il convegno ripartirà il 9 maggio, nella Galleria Nazionale della Puglia “G. e R. Devanna”, con la sessione “Grazia e Colore”, con l’inedita analisi dell’immagine pubblica della donna nelle arti e delle scuole di disegno, preziosi luoghi di formazione di artisti e artigiani. La grazia e il colore degli esponenti dell’arte barese come Nicola Colonna, fautore del rinnovamento della zona Umbertina di Bari, illustri del liberty barese e pugliese come i fratelli Prayer, e bitontini di respiro nazionale come Francesco Speranza e Gaetano Spinelli.
Nell’ultima giornata, il 10 maggio, sempre nella Galleria Devanna, si parlerà di “Pietra e Luce”, per analizzare il rinnovamento edilizio e il fervore che hanno interessato il primo ‘900 per la costruzione di nuove identità, tra tutte quella di Bari, terza capitale del Sud. La “Luce” è quella dei riflettori dei teatri, con le compagnie di musica e prosa, e della mondanità legata all’alta moda francese nelle collezioni pugliesi, ma soprattutto dei proiettori dei cinema, i nuovi “teatri dei poveri”, con l’arrivo dei primi film muti e dei set cinematografici. Saranno proiettati, a corredo delle relazioni, documentari dell’Istituto Luce a testimonianza dei cinematografi ambulanti in Puglia, e il film muto “Idillio Infranto”.
Grazie alla collaborazione con Università e Politecnico di Bari, Ordine degli Architetti della Provincia di Bari e Ordine dei Giornalisti della Puglia, saranno disponibili crediti formativi per le rispettive categorie di riferimento.
Per ulteriori informazioni e per consultare il programma visitare la pagina web del convegno.
Il convegno è patrocinato da Regione Puglia, Città Metropolitana di Bari, Comune di Bitonto, Fondazione Banco di Napoli, Direzione Regionale Musei Puglia, Galleria Nazionale della Puglia "G. e R. Devanna", Università degli Studi di Bari, Politecnico di Bari, Ordine dei Giornalisti di Puglia, Ordine degli Architetti, Conservatorio di Musica "Niccolò Piccinni" - Bari, Società di Storia Patria per la Puglia, Istituto Pugliese per la storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea, Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano - Comitato Provinciale di Bari.
Ultimo aggiornamento: 30 aprile 2024, 19:20