Descrizione
“L’Amministrazione comunale esprime forte vicinanza alle assistenti sociali, oggetto in questi giorni di violenti, gratuiti e diffamatori attacchi sui social, in relazione alla morte di Milena, la giovane donna che viveva segregata in casa dalla madre in condizioni igienico-sanitarie disumane”.
A parlare sono il sindaco Francesco Paolo Ricci e l’assessora al Welfare Silvia Altamura, che hanno deciso di rompere il silenzio istituzionale su quanto accaduto, doveroso per rispettare e condividere il dolore della famiglia, provando “vergogna per le parole che alcuni concittadini si sono sentiti in diritto di usare per gettare fango e discredito su persone, che puntualmente sono al servizio della comunità con grande abnegazione e professionalità”.
“I Servizi sociali – puntualizzano Ricci e Altamura – rappresentano un settore di eccellenza del Comune di Bitonto con personale competente sempre pronto a prendersi in carico con la dovuta attenzione le più disparate situazioni di disagio sociale ed economico”.
“L’immane tragedia umana e familiare che si è consumata nei giorni scorsi nella nostra città – affermano Sindaco e Assessora – impone tuttavia una profonda riflessione per comprendere, al di là della dinamica dei fatti, come sia stato possibile che una donna di 42 anni istruita e di buona famiglia si sia lasciata imprigionare in un’assurda situazione di degrado, rifiutando qualsiasi aiuto sino alla morte.
Storie come quella di Milena e di sua madre sono, purtroppo, la chiara dimostrazione degli enormi ostacoli normativi e procedurali che i Servizi sociali comunali, pur prontamente attivati, incontrano quando intervengono per affrontare situazioni di disagio sociale relative a persone adulte, il cui consenso è necessario per poter attuare qualsiasi tipo di intervento.
L’unica alternativa contro il muro alzato dalla famiglia di Milena anche nei confronti delle amministratrici di sostegno, nominate prontamente su richiesta degli uffici comunali dal Tribunale di Bari, è stata quella di richiedere ai giudici la possibilità di un intervento coatto.
Purtroppo la situazione è inaspettatamente precipitata, non permettendo nessun aiuto, perché evidentemente da troppo tempo il degrado igienico, sanitario e ambientale aveva trasformato quell’appartamento, all’interno di un normalissimo condominio nel pieno centro della città, in una trappola micidiale e mortale”.
“Auspichiamo – concludono Ricci e Altamura – che vicende come questa non si ripetano mai più anche grazie a una più stretta collaborazione tra le istituzioni e i cittadini e le cittadine, che non devono mai restare indifferenti, svolgendo anzi il ruolo di occhi e sentinelle dei Servizi sociali, perché segnalare può rivelarsi davvero decisivo per chi è bisognoso di aiuto”.
Contenuti correlati
- Forti riserve sul progetto di impianto eolico da 105 megawatt nelle campagne di Ruvo, Bitonto e Terlizzi
- Uno scuolabus elettrico per mettere al passo coi tempi il servizio di trasporto scolastico
- Le parole del sindaco Ricci e dell’assessore Farella per il nuovo anno scolastico, al via da oggi anche a Bitonto
- Stop a bivacchi e assembramenti nella zona dell’immobile comunale noto come “La Pescara”
- Bitonto sarà presente alla terza Giornata Nazionale della Sacra Spada dell’Arcangelo a Monte Sant’Angelo
- Un progetto da 9,5 milioni per la valorizzazione ambientale e territoriale della Lama Balice
- Visita istituzionale dei nuovi vertici Ferrotramviaria al Comune di Bitonto
- Musica e ballo per allietare le serate estive con l’iniziativa socio-culturale “E-state in musica”
- Il Consiglio di Stato conferma la sentenza del Tar Puglia sull’appalto per il nuovo polo dell’infanzia in via Urbano
- Il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza si occuperà della sicurezza nei 41 comuni dell’area metropolitana
Ultimo aggiornamento: 10 gennaio 2024, 20:39