Descrizione
Al Traetta, per la stagione teatrale, in arrivo mercoledì 6 e sabato 9 dicembre due appuntamenti con il teatro per il welfare culturale e la filosofia.
Il 6 il progetto proposto da Dario D’Ambrosi e dal suo teatro patologico, con la collaborazione dell’Università di Tor Vergata, porta in scena una particolarissima versione della Medea di Euripide, lavoro che conclude un intenso e riuscito percorso teatrale con la scuola di formazione per ragazzi diversamente abili impegnati al fianco di attori professionisti.
L’adattamento possiede come elemento centrale il rapporto tra corpo e linguaggio: un corpo che si fa lingua e comunicazione, con la musica dal vivo di Francesco Santalucia e Francesco Crudele (in arte Papaceccio). Il linguaggio assume sostanza soprattutto attraverso l’uso del greco antico. Lo spettacolo prevede infatti sia l’uso dell’italiano che del greco antico (risultato di un attento lavoro di studio e consulenze filologiche). Ciò che ha delineato i diversi momenti e quindi il diverso uso delle due lingue è proprio l’emozionalità, i diversi stati emotivi che caratterizzano questa violenta quanto commovente storia.
La serata fa parte di un ciclo di tre incontri dedicati al welfare culturale: gli altri due appuntamenti sono previsti il 15 marzo con Domenico Iannacone (teatro di narrazione e inchieste giornalistiche in uno spazio intimo di riflessione e denuncia) e il 28 aprile con la Compagnia Berardi Casolari in “I figli della Frettolosa”, lavoro sostenuto da Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e Istituto dei Ciechi di Milano.
Sabato 9 il noto filosofo, saggista e psicanalista Umberto Galimberti racconta, in una serata di grande fascino, come il sentimento non sia una dote naturale, ma una dote da acquisire e accrescere culturalmente. “Quando la vita era governata dal cuore, emozioni e sentimenti nell’età della tecnica” sarà una lezione spettacolo.
Gli antichi imparavano i sentimenti attraverso la mitologia. Nel grande Olimpo della cultura greca ritroviamo tutta la gamma dei sentimenti umani, una fenomenologia dei sentimenti umani. Nell’Olimpo i Greci hanno descritto le passioni, le emozioni e i sentimenti. Quelli che Dante chiama i «movimenti umani». Nel nostro tempo possiamo riapprenderli attraverso la letteratura, luogo privilegiato dove si imparano il dolore, la noia, l’amore, la disperazione, la passione, il romanticismo. La «distanza» odierna dalle emozioni, dalla complessità del linguaggio in cambio di facili semplificazioni unite a un uso senza freni della tecnologia, provocano una preoccupante e spaesante confusione emozionale.
In questa lezione-spettacolo il filosofo narra con fascino di emozioni e di risonanze emotive in una mappa di idee, riferimenti culturali e pagine della letteratura che risvegliano, emozionano in un tempo anestetizzato dal digitale. Galimberti in questo spettacolo proposto da ResExtensa Dance Company / Laboratorio Raffaello è accompagnato dal performer Raffaello Fusaro, che interpreta con intensità ed energia alcune pagine della letteratura.
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Ultimo aggiornamento: 5 dicembre 2023, 19:13