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Al via "Olio in Cattedra", progetto nazionale di educazione alimentare per le scuole primarie e secondarie

“Olio Evo per tutti!” è il tema scelto dall'Associazione nazionale Città dell'Olio per l'anno scolastico 2023/2024

Data :

8 settembre 2023

Al via "Olio in Cattedra", progetto nazionale di educazione alimentare per le scuole primarie e secondarie
Municipium

Descrizione

Tutto pronto per l’avvio dell’edizione 2023/2024 di “Olio in Cattedra”, progetto educativo che promuove la cultura dell’olio e del paesaggio olivicolo nelle scuole elementari, secondarie di primo grado e superiori, organizzato dall’Associazione nazionale Città dell’Olio, alla quale in Puglia aderiscono Bitonto e altri 36 Comuni.

“Olio in Cattedra” ha l’obiettivo di promuovere nei bambini e nei giovani la consapevolezza che l’olio extravergine (Evo) è un “cibo” italiano a tutti gli effetti, un'eccellenza della nostra gastronomia tipica per cui siamo conosciuti nel mondo, ma anche un forte elemento identitario e culturale.

“Olio Evo per tutti!” è il tema scelto per quest’anno scolastico.

Il tema generale è quello dell’Olio Evo come linguaggio inclusivo, declinato come multiculturalismo (per la scuola primaria) e accessibilità del paesaggio e patrimonio olivicolo (per la scuola secondaria di primo grado e gli istituti superiori).

“Olio in Cattedra” si articola in quattro progettualità mirate alle scuole elementari e medie e agli istituti alberghieri e agrari delle Città dell’Olio.

Bimboil è la progettualità dedicata agli alunni e alle alunne della scuola elementare, chiamati a elaborare un ricettario, partendo dal desiderio di scoprire le diverse tradizioni gastronomiche che si incontrano in classe, a scuola o nella comunità che abita il territorio.

Bimboil Junior, invece, si rivolge ad alunni e alunne della scuola media. Il punto di partenza per il loro lavoro sarà la visita a un museo del territorio, un museo o mostra che può o meno essere in relazione con l’olio Evo.

La terza progettualità è rappresentata da Masteroil. È riservata alle classi degli istituti alberghieri, che si cimenteranno nella progettazione di un evento gastronomico (degustazione, cena, presentazione di prodotti del territorio, laboratorio di educazione alimentare, …). Condizioni indispensabili: gli eventi dovranno avere l’olio Evo quale protagonista o filo conduttore ed essere immaginati nell’ottica dell’accessibilità da parte di persone con disabilità.

La quarta progettualità, Agrioil, chiama le scolaresche degli istituti tecnici agrari a progettare percorsi per migliorare la fruizione del paesaggio e del patrimonio olivicolo da parte di persone con disabilità di diverso tipo.

Sul sito www.olioincattedra.it è possibile trovare tutti le informazioni per partecipare all’iniziativa, che l’Associazione nazionale Città dell’Olio realizza in collaborazione con UNAPROL- Consorzio Olivicolo Nazionale, Fondazione Evoo School, Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Re.N.Is.A. Rete Nazionale Istituti Agrari e RE•NA•I•A Rete Nazionale Istituti Alberghieri.

Il presidente delle Città dell’Olio, Michele Sonnessa, evidenzia che «sempre più scuole scelgono di partecipare ad “Olio in Cattedra”». «I giovani – dichiara Sonnessa - rappresentano il nostro futuro e saperli così curiosi di conoscere il mondo dell’olio, ci riempie di gioia. Programmi educativi come il nostro servono a diffondere la cultura dell’olio Evo e del paesaggio olivicolo. Abbiamo il dovere di stimolare nelle nuove generazioni il desiderio e la responsabilità di prendersi cura della terra mantenendo viva la civiltà olivicola millenaria del nostro Paese».

Per il vice presidente e coordinatore regionale delle Città dell’Olio della Puglia, Cesareo Troia, “Olio in Cattedra” «piace a tutti ai bambini e ragazzi ma anche agli insegnanti». «Le scuole della Puglia – sottolinea Troia - hanno sempre partecipato al progetto delle Città dell’Olio rendendoci orgogliosi degli elaborati prodotti. Quest’anno ci auguriamo che ci sia una adesione ancora più ampia, perché abbiamo sempre più bisogno di iniziative formative come questa, che fanno crescere nei giovanissimi la consapevolezza di essere custodi di un patrimonio di inestimabile valore».

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